Crostata di Kamut con Marmellata di Arance Amare

lunedì 13 ottobre 2014


Passato circa un mese dalla mia ultima ricetta, finalmente riesco ad essere di nuovo qui. Questa stagione lavorativa che barcolla ma non molla, non mi dà modo di mettermi ai fornelli. Tant'è, vivo di hummus. E non appena ho avuto un attimo libero, ho deciso di tornare con una semplice e banale crostata. 
Presa dal giubilo e dalla meraviglia di riavere per la prima volta da qualche mese a questa parte 40 minuti liberi, stavo architettando i più esotici dei piatti, i più molecolari degli antipasti, le torte con più piani possibili, sino a che una voce dentro di me ha avuto un'illuminazione e mi ha dato un solo, chiaro suggerimento: "ma la fai finita?!", come si dice qui da noi. Ho capito che per non rovinare il momento la soluzione più semplice era anche quella più opportuna. Quindi, crostata fu. 
E tra tutte ho scelto di fare quella che per svariati motivi è la mia preferita. 
Innanzitutto perchè ho scelto di farcirla con quella che per me è LA marmellata, l'unica che difatti viene chiamata marmalade dai precisissimi inglesila marmellata di arance amare. Fino a qualche anno fa non c'erano fragoline di bosco o mirtilli appena colti che tenessero: senza le arance amare, la colazione non aveva senso di esistere, la mattinata partiva più storta che mai. Fortunatamente questo delirio è passato, pur tuttavia, è rimasta tra le cose che porterei con me sull'ipotetica isola deserta. 
Altro motivo per essere la crostata del mio cuore, è che è stata fatta con quella che per me è LA ricetta della frolla: ovvero sia la ricetta B per la pasta frolla tratta da "La scienza in cucina e l'arte di mangiare bene" dell'ineguagliabile Pellegrino Artusi. Ebbene si, ho preso la ricetta di colui che usava quaglie e pernici per una sana colazione, circa 20 uova per fare una crema, strutto come se non ci fosse un domani e l'ho veganizzata pari pari. Ieri (giuro) mi è scoppiato un fulmine a circa 200 mt. di distanza e mi chiedo se non fosse lui. 
Per cercare di riproporla come l'originale ho utilizzato  i semi di chia, cosa che non uso fare molto, non essendo prettamente necessari nella maggior parte delle ricette, ma qui ho voluto mettere "le uova" vegane.
Oh, comunque, viene bene. Grande Pellegrino, genio pur non volendo, anche del vegano. 

Ingredienti: 

250 gr. di farina di Kamut
110 gr. di zucchero di Canna
85 ml. di Olio di Riso
1+1/2 Cucchiaio di semi di Chia
50 ml. di Acqua
Marmellata di arance
Gocce di cioccolato

Tempo: 1h circa + 40 min. di cottura
  • Come prima cosa si aggiungono 5 cucchiai di acqua ai semi di Chia ridotti in polvere e si lascia riposare per circa 10 min. 
  • Si mescolano l'olio e la farina. 
  • Si aggiunge lo zucchero ed il composto mucillaginoso ottenuto dai semi di chia. A questo punto se il tutto non rimane insieme si inizia ad aggiungere poca acqua alla volta (senza farsi prendere la mano) sino a che non si riesce a formare una palla, che si riporrà in frigo a riposare per una mezz'ora.
  • Si preriscalda il forno a 170°.
  • Passato questo tempo si prendono 2/3 della pasta, si stendono e si ricopre una tortiera, e si fanno dei buchi nella pasta con una forchetta.
  • Si farcisce con marmellata di arance e gocce di cioccolato. Si prende il resto della pasta e si formano delle strisce con cui si va a coprire il resto della torta. 
  • Si inforna per circa 40-45 min. in forno statico.

9 commenti:

  1. con me sfondi una porta aperta!la mia colazione classica è data da un buon tè, pane tostato, un velo di burro vegetale e un generoso cucchiaino di marmellata di arance amare. Cosa c'è di meglio per iniziare la giornata?
    ...bè si, forse si! potrei sostituire le fette di pane con una fettona di questa magnifica torta! Le crostate non sono mai banali! :-)

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    1. Ciao Mari, bello sapere che anche tu sei una fan della marmellata di arance, anche secondo me non c'è niente (o quasi, via) di meglio!
      buona giornata

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  2. Arieccoti! Si può essere contenti di rivedere una persona che non si è mai vista ma suscita simpatia? Sì che si può, mi è appena successo quando mi è apparso il tuo nuovo post...
    Giorni fa ho aperto un vasetto di marmellata di arance amare (biologiche) e per la prima volta forse ho apprezzato quel gusto un po' aspro che solitamente mi faceva storcere un po' i baffi felini... invece l'assaggio nuovo mi è piaciuto, come una scoperta, come un benvenuto, come un "toh come si cambia", anche di palato... quindi taglia una fetta, generosa e (s)briciolosa come piace a me!

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    1. Davvero, come si cambia negli anni. E menomale, sennò chissà quante cose ci perderemmo.
      Ben ritrovata a te.

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  3. Ehi! Ma io un commento qui lo avevo lasciato! Dove è finito? Nel forno?!

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  4. Buona ma i dolci per me no.Passo al post precedente buona fine settimana.

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  5. È una farina che vorrei provare, ossessionata come da ridurre quella 0 e 00 e sempre più soddisfatta dal pane fatto in casa.

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  6. Ma sono felice io di aver trovato te! Un bellissimo blog, Teresa, complimenti. Grazie di esser passata ed avermi fatto conoscere il tuo! Amo le arance in tutte le sue declinazioni Ottima ricetta, a presto! Yrma

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  7. Questa torta ha un gusto davvero accattivante. Ricetta deliziosa e salutare, senza alcun dubbio!

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